22 Maggio 2024
La quinta musicale e la “Tremenda legge”di Gustavo Rol
La quinta musicale e la “Tremenda legge”di Gustavo Rol
Gustavo Adolfo Rol è stato un sensitivo italiano, noto per le sue presunte capacità paranormali. Nato a Torino il 20 giugno 1903 e deceduto nella stessa città il 22 settembre 1994, Rol ha suscitato grande interesse e controversie durante la sua vita.
Cresciuto in un ambiente ricco e colto, Gustavo Rol frequentò famiglie influenti e si interessò alle arti, diventando pittore e musicista. Si laureò in Giurisprudenza a Torino nel 1933 e successivamente ottenne lauree in Economia a Londra e in Biologia medica a Parigi.
La sua fama si diffuse tra l’aristocrazia, la cultura e la politica negli anni ’30 e lo portò ad incontrare personaggi famosi, tra cui Mussolini, de Gaulle ed Einstein, anche se alcune di queste affermazioni non sono documentate.
Rol affermava di possedere una vasta gamma di “poteri” o “possibilità”, come amava definirli, che includevano chiaroveggenza, telepatia, precognizione, telecinesi, guarigione.
A supporto di ciò però, non vennero mai eseguite verifiche scientifiche poiché Rol sosteneva che i suoi “prodigi” non fossero fenomeni ripetibili o eseguibili a comando. Alcuni lo consideravano un sensitivo autentico, mentre altri, come il prestigiatore Silvan e il giornalista scientifico Piero Angela, ritenevano che utilizzasse tecniche di prestidigitazione e mentalismo.
Tra le numerose enunciazioni di Gustavo Rol, una in particolare cattura l’attenzione: “Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla.” Questa scoperta lo portò ad una crisi esistenziale e a molti problemi di salute per circa un anno. Ma di cosa si tratta? Cerchiamo di scoprire di più su questo affascinante argomento!
Rol intuì che l’uomo potesse diventare la “porta” che mette in comunicazione il mondo della materia e dello spirito. Utilizzando i suoi studi, i suoi talenti e la pratica, apprese come farsi veicolo ed espressione dello spirito nel mondo materiale e teorizzò che, utilizzando i tre canali percettivi più comuni (visivo, uditivo e cinestesico), l’uomo possa “accordare” il proprio corpo con la psiche, creando una vibrazione precisa. Ma in che modo? Proviamo a capirlo.
Il verde, la quinta musicale e il calore
Il verde, situato al centro dello spettro visibile, è uno dei colori percepibili dall’occhio umano.
Ogni oggetto emana una vibrazione unica, misurabile tramite onde elettromagnetiche. Quando un oggetto è illuminato dalla luce, essa riflette la sua vibrazione, creando così il colore che noi vediamo. La nostra percezione dei colori avviene grazie alla nostra vista, che interpreta le diverse vibrazioni emesse dagli oggetti attraverso la luce. Nelle pratiche meditative, il colore verde è spesso visualizzato, poiché rappresenta il chakra del cuore all’interno del sistema dei chakra. Questo chakra funge da connessione tra i tre inferiori, associati agli istinti e alla materia, e quelli superiori, che sono legati allo spirito e ai piani più sottili dell’esistenza.
La quinta musicale (canale uditivo). L’intervallo di quinta è particolarmente significativo. Esso rappresenta la distanza di sette semitoni tra due note nella scala musicale, corrispondente a tre toni e un semitono. Quando due note vengono suonate con questa distanza, si crea una consonanza perfetta. Questa consonanza, piacevole all’orecchio, genera un senso di armonia.
Le vibrazioni prodotte dall’immaginazione del colore verde e dall’intervallo di quinta possono influenzare la nostra percezione e il nostro stato fisico. Secondo Gustavo Rol queste vibrazioni portano a sviluppare un calore nel corpo, generato dalla nostra psiche. Questo calore, situato perfettamente a metà tra materia e spirito, funge da ponte tra i due mondi, aprendo le porte ai piani sottili e invisibili che coesistono nella realtà tridimensionale. L’aumento del calore rende la materia più malleabile e modificabile e questo stato di equilibrio permise a Rol di viaggiare in dimensioni invisibili della realtà.
Gustavo Rol, con la sua visione unica, ha attraversato il velo tra materia e spirito, esplorando dimensioni nascoste e forse, un giorno, anche noi potremo danzare tra le vibrazioni sottili, guidati dal calore dell’immaginazione e dalla magia delle note.
La sua scoperta non è mai stata provata scientificamente, e la legge che governa questa interazione tra calore e realtà rimane un mistero. Ma perchè Rol ne rimase sconvolto? Cosa potrebbe accadere inoltrandoci in questa esperienza? L’equilibrio tra materia e spirito potrebbe essere fragile, e la sua ricerca potrebbe avere conseguenze imprevedibili…oppure no.
Forse, pur riconoscendo il fascino che questa legge emana e fintanto che un “erede” del grande Rol non riesca a dipanare questo dubbio, ritengo saggio non addentrarsi in quello che potrebbe essere un viaggio di cui non conosciamo la destinazione.