24 Marzo 2024
‘Space Oddity’: Bowie e il mito di Major Tom

'Space Oddity': Bowie e il mito di Major Tom
Quando si parla di brani che hanno segnato un’epoca e hanno influenzato intere generazioni,
“Space Oddity” di David Bowie è sicuramente uno dei primi ad essere menzionato. Questa iconica composizione pubblicata nel 1969, è stata un catalizzatore per l’immaginazione di milioni di persone, trasportandole in un viaggio spaziale attraverso la musica e le parole di Bowie.
Ma qual’è la sua origine? Per comprendere appieno la sua genesi, è necessario fare un tuffo nel contesto storico e nella mente del genio creativo che è stato David Bowie.
Negli anni ’60, il mondo assisteva affascinato alla corsa per l’esplorazione dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Il contesto politico della Guerra Fredda alimentava la competizione per raggiungere nuove frontiere. Nel 1969, l’anno in cui “Space Oddity” fu rilasciato, gli Stati Uniti stavano per compiere il primo allunaggio con la missione Apollo 11.
Le note di “Space Oddity” hanno attraversato il tempo, portando con sé la promessa di mondi sconosciuti e avventure oltre le stelle.
L’ispirazione di “Space Oddity” però, non venne solo dalle vicende spaziali dell’epoca.
David Bowie, con la sua natura intrinsecamente innovativa e sperimentale, era alla costante ricerca di nuove forme di espressione artistica.
Il personaggio centrale della canzone, Major Tom, è un astronauta solitario che si trova nello spazio, circondato da stelle e vuoto cosmico. La sua missione sembra essere giunta al termine, e mentre fluttua nell’oscurità, riflette sulla sua vita e sulle scelte che lo hanno portato fin lì. Major Tom rappresenta un’emanazione dei sentimenti di Bowie riguardo all’isolamento, alla solitudine e alla ricerca di un significato più profondo nella vita e nell’universo.
L’uscita del film “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick nel 1968, ispirò Bowie, già affascinato dalla fantascienza e dalle possibilità della musica nel trasportare l’ascoltatore in luoghi lontani, a comporre “Space Oddity” come un commento personale a questa esperienza cinematografica e nel 1969, lo registrò come parte del suo secondo album omonimo.
La canzone, con la sua melodia eterea e le liriche evocative, catturò l’immaginazione del pubblico e il suo lancio coincise perfettamente con l’allunaggio dell’Apollo 11, amplificando ulteriormente il suo impatto culturale. “Space Oddity” si diffuse rapidamente a livello globale, contribuendo a definire l’epica immagine di David Bowie come un pioniere visionario della musica pop.
Anche dopo decenni dalla sua pubblicazione, quest’opera continua a influenzare profondamente le generazioni successive di musicisti e appassionati di musica.
La sua capacità di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emotivo attraverso lo spazio e il tempo rimane intatta. Inoltre, il personaggio di Major Tom è diventato un’icona popolare a sé stante, rappresentando il desiderio umano di esplorare l’ignoto e l’incomprensibile.
Possiamo affermare con certezza che “Space Oddity” di David Bowie va ben oltre il concetto di semplice canzone: è un’opera d’arte che incarna il desiderio umano di esplorare l’universo, sia esternamente che internamente. Attraverso la sua musica e le sue parole, Bowie ha creato un monumento alla nostra eterna ricerca di significato nell’infinita vastità dello spazio.
https://www.youtube.com/watch?v=iYYRH4apXDo